International Competition
FINALIST
Program: Masterplan for the requalification of the historical center of Taranto
Total floor area: 15 ha
Budget: N/A
Client: Comune di Taranto, Invitalia
Location: Taranto, Italy
Design: 2017
Team: Alvisikirimoto, NAUTA architecture & research, Deltastudio, Milan Ingegneria;
consultants: Antonio Calafati (urban regeneration and business development), Christian Iaione (sharing economy, public and urban policy), Francesca Franceschinelli (comunication and culture), Petra Blaise, Jana Crepon (landscape), Enrico Moretti (sustainable mobility), Giuseppina Caroppo (curatorial and art consultant), Cecilia d’ Ercole (archeology), Eloisa Susanna (energy), Costanza La Mantia (participated process), Cristina Alga (community engagement), Luigi Corvo (social and ecology economy, value chain).
The island separates the center of the urban life from the area in the north, where the metallurgic factory and the Tamburi district are considered the most problematic for pollution and poor social conditions. For this reason the center has the potential to inject new life on a systemic level in the city. The project is articulated with material and immaterial interventions, with the goal of bringing the island back to a functional and effective performance.
The Basic infrastructural strategy has the goal of making the general infrastructure efficient and modern. His intervention should help the island to get rid of the traffic, coming from its role of connection/crossing. The general decongestion would help as well to re-educate the inhabitants to use new maximized public transport, new alternative transportation (via water) and pedestrian bike circulation. The diffused re-qualifying strategy is partially developed simultaneously to the first one. It includes the punctual restoration of the existing building heritage, the restoration of those structures with artistic and historical value, till the demolition and reconstruction of new parts. This strategy includes as well the improvement of the public spaces and circulation enclaves. The Performing infrastructural strategy focuses mostly on the waterfront and the interventions within the inner fabric (squares, terraces), which will duplicate the pedestrian and circulation apparatus of the island and will unable it to absorb a new cultural program for the long term. The new waterfront infrastructure is light and with a low environmental impact. This strategy wills to limit the physical intervention, leaving space to a rich future curatorial program of events and socio-economic scenarios. The socio-economic strategy is the most immaterial, yet the most important for the long term. Parallel to the precedent interventions, it defines the base for the future evolution of the island and its capability to welcome the new generations. A unique cultural program, developed by a pool of experts, will boost the image of Taranto among the list of the places to visit, contributing to combine micro and macro economy actions. These actions might help, on the long term, to transform the actual industrial paradigm of the city into a new service oriented one.
Il centro storico è il filtro tra la Taranto vissuta ed amata dai tarantini (quella del borgo ottocentesco) e quella più discussa dell’Ilva, del quartiere Tamburi, considerato da anni luogo di degrado ambientale e sociale. Il centro storico, come cuore fisico della città, deve tornare ad assumere il proprio ruolo di centro città. Le ragioni di questa perdita di leadership risiedono prevalentemente nel profondo handicap infrastrutturale del centro storico che ha reso l’isola incapace di evolversi con la città, con la sua economia e società. Come un corpo amputato, il centro storico necessita la sua protesi per tornare a correre al lato del resto della città ed a svolgerne il ruolo di cuore culturale ed economico. Per questo il progetto si materializza come processo dinamico, composto da strategie materiali e immateriali, che riportino a lungo termine il centro storico ad una performance adatta alla città contemporanea.
La strategia infrastrutturale di base ha l’obiettivo di rendere il centro storico capace di funzionare in maniera sufficientemente efficiente nell’immediato. Si porta l’isola ad eliminare il traffico dovuto all’infrastruttura insufficiente. Attraverso la fluidificazione dei flussi più aggressivi, si da il via a una nuova fase educativa degli abitanti locali, attraverso l’inserimento di potenziati mezzi pubblici, possibili vie di comunicazione alternative (per esempio via acqua), e la sensibilizzazione all’uso di mobilità pedonale e ciclabile. La strategia risanante diffusa inizia contemporaneamente alla prima fase. Essa comprende il puntuale risanamento della massa edilizia presente nel centro storico, secondo un suo attento cronoprogramma proporzionato allo stato conservativo dei manufatti. Dall’eliminazione di quelli pericolanti, alla ristrutturazione e restauro di quelli di pregio fino alle future nuova edificazione di aree liberate da inutile superfetazioni o edifici non recuperabili. Si includono inoltre gli interventi immediati di ripristino di spazi pubblici e viabilità interclusa che al momento inibiscono ogni possibilità di vivere la città in maniera funzionale. La strategia infrastrutturale performante s’incentra principalmente sul waterfront e sui macro interventi interni al centro storico (per esempio nelle piazze e sulle terrazze) che porteranno l’isola ad usufruire di una nuova infrastruttura efficiente, dal ridotto impatto ambientale, capace di permettere all’isola di accogliere un nuovo programma curatoriale a lungo termine. L’idea di un elemento lineare flessibile permette di pensare ad un’infrastruttura leggera, dal limitato impatto ambientale, dal ridotto budget di costruzione, facile realizzazione in fasi e dalla capacità di supporto al programma futuro. L’obiettivo è di ridurre al minimo l’intervento fisico per lasciare spazio al futuro sviluppo programmatico del programma culturale e socio-economico dell’isola. La strategia socio economica è la più immateriale ma più importante a lungo termine. Spalmata a cavallo delle precedenti fasi e nel futuro, essa getta le basi per un rinnovato funzionamento del centro storico, capace di ospitare le nuove generazioni di tarantini (e non), con nuove idee imprenditoriali. La ri-funzionalizzazione dell’isola permette, attraverso le attività aggiunte, di attrarre nuovi ed eterogenei gruppi sociali, capaci di aggiungersi all’importante strato esistente degli abitanti storici dell’isola. Un ricco programma curatoriale, sviluppato da un gruppo multidisciplinare di consulenti per la municipalità contribuirà a posizionare Taranto sulla lista dei posti in cui la nuova micro economia genera un nuovo paradigma urbano.